Omar Calabrese (1949–2012), laureato in Storia della lingua, dopo aver insegnato Semiologia delle arti presso l’Università di Bologna e come visiting professor presso l’École des Hautes Études di Parigi e le Università di Bilbao, Barcellona, Aarhus, Yale, Harvard, Berlino, Bogotá, Buenos Aires, Zurigo, Salonicco, Mannheim, Lisbona, Bucarest, è stato professore di Semiotica presso l’Università di Siena e lo IULM di Milano.
È stato consigliere comunale a Bologna, assessore alla cultura del Comune di Siena, consigliere della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’editoria e la comunicazione, presidente dell’Associazione Italiana di Studi Semiotici e della Fondazione Mediateca Regionale Toscana.
Ha diretto le riviste «Alfabeta. Rivista illustrata della comunicazione» e «Metafore», e ha collaborato ad altri periodici culturali come «Casabella», «Viceversa», «Estudios semioticos», «Versus. Quaderni di studi semiotici». Ha inoltre fondato «Carte semiotiche». Come giornalista ha collaborato al “Corriere della sera”, “Panorama”, “El País”, “la Repubblica”, “l’Unità”. Ha esercitato critica televisiva e curato programmi per RAI, Mediaset e TVE. Ha curato i contenuti culturali per le Esposizioni Universali di Vancouver, Brisbane, Siviglia, Genova e Hannover. I suoi libri sono tradotti in dieci lingue. Nel 2010 ha ottenuto il Prix Bernier dell’Accademia di Francia per il miglior libro d’arte dell’anno, L’art du trompe-l’oeil.